Spiegazione seria
“Essere allergici al Nichel per molti significa soffrire di alcuni disturbi cutanei (…) provocati dal contatto con il metallo. Quello che non tutti sanno, però, e che tale allergia ha risvolti avversi anche sul fronte dell’alimentazione: tracce di nichel (sotto forma di solfato di nichel) sono presenti in diversi cibi che, consumati con regolarità, possono dar luogo a un’ampia serie di malesseri” (cit. dott.ssa A. Subacchi – La dieta della dottoressa Subacchi)
I sintomi brevemente, senza entrare in dettaglio, in quanto la diagnosi spetta ad un medico, si possono elencare così di seguito:
stanchezza, gonfiori, dolori addominali, disturbi ginecologici, mal di testa, crampi, asma..
Si capisce che diagnosticare l’allergia al Nichel alimentare non è facilissimo in quanto le manifestazioni sembrano scollegate: cosa c’entra il mal di testa con l’allergia alimentare al Nichel ad esempio? Ora però si sa che se si è allergici al Nichel bisogna prestare attenzione anche all’alimentazione.
Personalmente ho impiegato anni per arrivare ad avere una diagnosi per l’allergia alimentare. Inizialmente avevo ricevuto una diagnosi di allergia al Nichel da contatto e quindi ho dovuto evitare gli oggetti contenti Nichel, inclusi detergenti e cosmetici.
Dopo qualche anno avevo iniziato però a soffrire di gonfiori e mal di testa con cui avevo imparato a convivere perché per molto tempo l’unica diagnosi che avevo ricevuto era stata “disturbi psicosomatici”.
Di recente nel 2014 finalmente sono arrivata ad una quadra e mi è stato spiegato che il Nichel è contenuto non solo in oggetti specifici, ma anche negli alimenti e nelle bevande per cui quando si accumula dà luogo a dei disturbi.
La dieta alimentare
Il primo approccio medico è la dieta di disintossicazione: per un periodo che può arrivare fino a qualche mese, la dieta prevede di utilizzare gli alimenti con la più bassa concentrazione di Nichel per permettere all’organismo di disintossicarsi.
Io ho seguito la dieta disintossicante per circa quattro mesi ad esempio.
In seguito, il medico mi ha preparato una dieta per reintrodurre gradualmente anche gli altri alimenti con concentrazioni di Nichel più elevate.
Questo mi ha permesso di verificare a che cosa ero più sensibile e di arrivare ad una mia “dieta” alimentare.
Ho sempre seguito le indicazioni mediche: si tratta di un regime alimentare che con il fai da te potrebbe darti delle carenze vitaminiche anche serie.
- Dieta detox
- Dieta di reintroduzione
- Dieta di mantenimento

Non avevo idea dei sintomi dell’allegria al Nichel. In effetti apparentemente sono scollegati tra loro e potrebbero sembrare psicosomatici, semplici disturbi da stress. Sono contenta però che, anche se dopo tanto tempo, tu sia riuscita ad avere una diagnosi così puoi agire per il meglio per la tua salute ❤️❤️
L’importante è trovare un medico che abbia la pazienza di ascoltarti e sicuramente non demordere.