Differenza tra congelare e surgelare
Congelare e surgelare non sono sinonimi: tra i due procedimenti ci sono alcune differenze. Congeliamo a casa nel nostro freezer, mentre il surgelamento è un processo industriale perché servono delle apparecchiature professionali.
Il congelamento con il nostro freezer è un processo lungo: occorre far raffreddare prima il cibo, se caldo, e una volta nel freezer occorrono parecchie ore per congelarlo ovvero portarlo a circa -15 °C. Durante questo processo di raffreddamento le molecole di acqua diventano ghiaccio ma essendo il tempo lungo si formano delle grosse molecole di acqua che danneggiano le molecole dell’alimento. Per questo motivo un alimento congelato una volta scongelato risulta meno compatto dell’alimento crudo
La surgelazione avviene invece a temperature molto più basse intorno ai -30/50 °C , la temperatura scende molto rapidamente e si formano delle micromolecole di acqua che lasciano intatti i tessuti dell’alimento. Infatti una volta scongelato l’alimento avrà la stessa consistenza di quello fresco.
Allora congeliamo?
Congelare un alimento é uno dei metodi che permettono di arrestare la proliferazione batterica, che avviene soprattutto quando un alimento è tenuto a temperatura ambiente. Inoltre con il congelamento si rallentano molto più rispetto la refrigerazione (frigorifero) le alterazioni provocate dagli enzimi.
Nessuna paura quindi di congelare, dato che è una delle tecniche migliori per la sicurezza alimentare anche se non tutto si può congelare. Infatti è meglio evitare di congelare cibi con molta acqua o molto grasso, più ce ne sono e meno si conservano gli alimenti. Ad esempio meglio evitare di congelare verdura e frutta molta acquose (ad esempio: pomodori, anguria), creme a base di uova come la crema pasticcera.
In ogni caso se non possiamo congelare l’alimento base possiamo congelare più facilmente ad esempio dei cibi già cucinati. Quello che cucino se non lo consumo non lo butto, lo porziono e me lo congelo, oppure cucino quantità più abbondanti proprio per avere dei pasti pronti. Una volta cucinato un piatto di solito lo mangiamo subito, ma se non lo consumi ?. Non avere paura di congelare in quanto è un ottimo metodo per garantirsi dei piatti già pronti, per risparmiare tempo durante la settimana, per evitare di sprecare se hai acquistato in eccesso e per tenere sotto controllo la tua alimentazione.
Congelare a casa
- Pulisci il prodotto da congelare crudo, utilizza vaschette o gli appositi sacchetti per riporlo in freezer
- Prepara delle monopozioni per usare quello che ti serve
- Prepara dei piatti già pronti e già porzionati sempre con l’accortezza di inserirlo in freezer una volta freddo
- Mantieni gli alimenti in freezer fino al momento dell’utilizzo
- Scongela nel frigorifero oppure utilizza il prodotto direttamente da congelato
Prodotti surgelati
Non facciamoci spaventare dal termine industriale: la tecnica del freddo è una delle più antiche e delle più utilizzate, come l’ essiccatura o la salagione. La surgelazione è basata sugli stessi principi del congelamento, ma si raggiungono in tempi molto brevi, temperature molto basse.
La surgelazione è un processo alimentare a livello industriale, che per assicurare la sicurezza degli alimenti deve partire da materie prime assolutamente fresche, pulite, sezionate immediatamente e una volta surgelate mantenute ininterrottamente a temperature non superiori a – 18 °C ovvero la surgelazione deve:
MANTENERE LA CATENA DEL FREDDO :
- Preparazione del prodotto
- Congelamento ultrarapido (surgelamento)
- Confezionamento
- Conservazione a T non superiori a -18°C
Scongelamento
Lo scongelamento è un momento delicato, perchè si libera di nuovo l’acqua in cui proliferano i batteri, cosa che accade normalmente in qualunque preparazione alimentare se non refrigerata e/o conservata in modo corretto. Quindi bisogna non lasciare le preparazioni a temperature che possono favorire microbi od alterazioni degli alimenti.
Lo scongelamento NON deve avvenire a temperatura ambiente e inoltre il prodotto una volta scongelato va cucinato o cotto o consumato entro 24 ore.