a basso contenuto di Nichel

La Rosa di Parma non è un dolce, come potrebbe sembrare dal nome, ma un secondo piatto per la Domenica. Un arrosto che si prepara con pochi ingredienti ed è abbastanza semplice nella preparazione.

Fondamentali sono il Parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma e il Lambrusco tre prodotti tipici dell’Emilia Romagna. Questi tre ingredienti rendono l’arrosto molto saporito nella sua semplicità e con un buon fondo di arrosto sfumato con la panna, il gioco è fatto: i vostri invitati si leccheranno i baffi.

La carne viene arrotolata con prosciutto e parmigiano e legata con lo spago: quando verrà tagliato a fette l’aspetto sarà quello di una rosa, da qui il nome di Rosa di Parma.

Il fondo dell’arrosto si prepara facendo cuocere la carne: dopo aver fatto rosolare l’arrosto si sfuma con Marsala e Lambrusco.

Una volta cotto, mentre l’arrosto si riposa , si fa restringere il fondo con un po’ di panna ottenendo una salsa cremosa e gustosa.

La parte forse più complicata consiste nell’aprire a libro il taglio di carne che avete scelto per l’arrosto; se non ve la sentite chiedete al vostro macellaio di fiducia di farlo al vostro posto.

Io ho preparato una giardiniera “veloce” come accompagnamento; il giorno prima ho lasciato in acqua e sale le verdure per tutta la giornata o tutta la nottata (l’ideale sono 24 ore).

Poi le ho scottate in a acqua e aceto bianco in ebollizione (metà e metà, ma ricordate che l’aceto potete aggiungerlo secondo il vostro gusto).

A me piacciono croccanti: le lascio nel liquido bollente 1-2 minuti al massimo. Mettete prima le verdure più dure e per ultime quelle morbide come le zucchine. Scolatele e lasciatele intiepidire su un canovaccio.

Invasate e ricoprite di olio di oliva, lasciate riposare una giornata al fresco, se volete conservarla più a lungo vi suggerisco di seguire i consigli relativi la sterilizzazione dei vasetti.

Rosa di Parma a basso contenuto di nichel

Difficoltà: Intermedio Tempo di preparazione 45 mins Tempo di cottura 35 mins Tempo di riposo 10 mins Tempo totale 1 ora 30 min
Porzioni: 8

Ingredienti

Procedimento

  1. Prima di tutto dovete aprire il filetto a libro, oppure fatelo fare dal macellaio. Bisogna ottenere un rettangolo. Battetelo con il batticarne. Ricoprite il rettangolo con le fette di prosciutto crudo e poi con le scaglie di parmigiano.

    Io non ho un attrezzo particolare uso il pelapatate per ottenere le scaglie..

  2. Non vi resta che arrotolarlo e legarlo bene con dello spago da cucina. Prima legate una volta per la lunghezza e poi fate dei giri nell'altro senso. 

    Sfregate l'arrosto con del sale e del pepe e fatelo rosolare bene con qualche cucchiaiata d'olio  (e magari anche un pezzetto di burro) in una pentola con i bordi alti. Aggiungete il lambrusco e il marsala e lasciate cuocere 35/40 minuti a fiamma medio-bassa girandolo ogni tanto: l'arrosto dovrà risultare rosato all'interno. Se il liquido si dovesse asciugare troppo aggiungete un poco di acqua.

    Togliete la rosa di Parma dalla pentola e lasciatela riposare circa 10-15 minuti avvolta in carta da forno e alluminio, questo tempo serve per far ridistribuire i succhi all'interno dell'arrosto.

    Nel frattempo preparate la salsa: aggiungete la panna liquida al condimento dell'arrosto, mescolate bene e lasciate addensare a fiamma leggera. Per una salsa più vellutata filtratela attraverso un colino. Adesso siete pronti per affettare l'arrosto, aggiungete la salsa e abbinate un contorno: una giardiniera , come ho fatto io, delle erbette ripassate in padella, una purea di patate, della polenta di mais bianco.

Valeria

Mi presento… Valeria amante del cibo di qualità, del buon bere. Appassionata di cucina, di viaggi e non solo. Caratterialmente riservata, non mi risulta semplice parlare di me, contemporaneamente sono una persona curiosa nel senso buono del termine, molto aperta verso gli altri, al nuovo e a tutto quello che non conosco. Sono quella del “bicchiere mezzo pieno”: un’attitudine che mi ha salvato in parecchi momenti negativi. Per passione mi sono diplomata nel 2022 all’Istituto Alberghiero di Salsomaggiore Terme. La prima maturità in presenza post Covid. E’ stata una esperienza interessante tornare sui banchi di scuola dopo tanto, tanto tempo; per tre anni scolastici del corso serale seguire di nuovo le lezioni, fare i compiti a casa ed ovviamente seguire i laboratori di cucina praticamente gli unici che sono proseguiti regolarmente nonostante la pandemia. Appena ho scoperto di essere allergica al Nichel mi sono destreggiata tra i pochi alimenti consentiti e i tanti vietati per continuare a gustare il cibo e non solo sopravvivere a tavola. Vorrei proporre ricette allegre buone per lo stomaco ed il cuore e con un’attenzione per chi come me ha problemi con il Nichel e perché no, dare qualche spunto anche ai nutrizionisti: redattori di liste con alimenti NO (tanti) e alimenti SI (pochi).