Biologico si, biologico no, meglio biologico per gli allergici al Nichel?
Prima di tutto cosa si intende per Biologico? Nell’immaginario collettivo Biologico è sinonimo di naturale, spontaneo.
Mi viene in mente il Paradiso terrestre con la terra che fa crescere alberi che danno frutta in abbondanza per Adamo ed Eva senza che ci sia nessuno sforzo da parte loro.
La terra tuttavia non produce spontaneamente vegetali e frutta per le necessità dell’uomo: la realtà è un po’ più complicata.
Dal sito di smartfood.ieo, lo ammetto non è opera mia, ho trascritto questa chiara sintesi del concetto di prodotto biologico
Un prodotto biologico, per essere definito tale, deve essere realizzato seguendo il più recente Regolamento UE 848/2018, in tutte le sue fasi di produzione, preparazione e distribuzione.
La produzione biologica deve seguire determinati principi e regole.
Principi della produzione biologica
Tra i principi della produzione biologica troviamo:
- Riduzione al minimo dell’impiego di risorse non rinnovabili.
- Riciclo dei rifiuti e dei sottoprodotti animali e vegetali.
- Divieto di utilizzo di organismi geneticamente modificati (OGM) e loro prodotti. (Divieto che deve essere rispettato anche dall’agricoltura convenzionale)
- Limite all’utilizzo degli additivi nella trasformazione dell’alimento.
- Limite all’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi, come pesticidi ed erbicidi, per i vegetali e di antibiotici e ormoni per gli animali.
- Nell’allevamento gli animali sono alimentati con mangimi biologici, è sempre concesso il pascolo ed è vietato l’uso di gabbie.
La catena produttiva è sottoposta a rigorosi controlli in tutte le fasi di produzione dell’alimento, per garantire il rispetto del regolamento e mantenere la fiducia del consumatore.
Il consumatore cosa intende per biologico?
Nell’immaginario del consumatore e nelle campagne pubblicitarie, biologico equivale a non uso di prodotti chimici, fertilizzanti o pesticidi che siano, tuttavia se si leggono bene questi principi non c’è scritto da nessuna parte che sia vietato l’uso in toto di prodotti chimici, ma solo che gli agricoltori biologici sono autorizzati ad utilizzare solo alcuni prodotti e non altri.
Penso che faccia paura l’aggettivo “chimico” senza porre l’attenzione che noi stessi siamo chimica. Il corpo umano è costituito principalmente da ossigeno, idrogeno, azoto, carbonio, calcio e fosforo: i quali sono elementi chimici (atomi).
Il principio fondamentale dell’agricoltura biologica è quello di rispettare l’equilibrio tra piante, animali, uomo e ambiente utilizzando tecniche di coltivazione e allevamento a basso impatto ambientale. Ma perché non può essere un principio anche dell’agricoltura convenzionale?
I sali di rame consentiti nell’agricoltura biologica (ve lo ricordate ad esempio il verderame?) e usati come pesticidi sono un prodotto industriale, potenzialmente nocivo perché il rame è un metallo pesante, che può essere tossico e inquinante. Questo per dire che spesso non é cosa si usa, ma come si usa e in che quantità si usa che fa la differenza tra sano e dannoso.
Biologico é più sano?
Biologico si, biologico no da questo punto di vista non ha molto senso: anche l’agricoltore biologico deve difendere il suo lavoro da parassiti, insetti ecc. migliorare le sue coltivazioni, ricavare un reddito.
Frutta e verdura non sono produzioni spontanee dell’Eden, ma frutto di lavoro.
Il fatto stesso che esista un campo coltivato non ha niente a che vedere con una idea di spontaneo o di selvatico; se fosse così avremmo una piantina di grano vicino una piantina di fagioli e vicino una pianta di mele. Mi rendo conto che l’esempio è assurdo, ma se in un campo dovesse crescere qualcosa spontaneamente non avrebbe piantine tutte delle stessa specie e seminate per filari.
Io ho sempre preferito prodotti freschi, poco manipolati, ho sempre letto molto bene le etichette dei prodotti confezionati, sono sempre stata interessata e curiosa di sapere cosa stavo mangiando e bevendo.
Mi sono da sempre interessata sulle modalità di produzione e conservazione, sull’eventuale uso di additivi, conservanti e così via.
Se questo vuol dire preferire il Biologico, allora si lo preferisco, ma la nostra legislazione in realtà è molto stringente anche riguardo l’agricoltura convenzionale.
Biologico e allergia al Nichel
Per noi allergici al Nichel è meglio un prodotto biologico? Si, più che altro perché il Nichel è molto presente in fertilizzanti e additivi per cui più il processo é controllato e limita l’uso di questi prodotti meglio é per noi allergici, ma non la ritengo una verità scritta nel marmo.
Meglio non vuol dire “Solo”, processi produttivi attenti alla salute e alle necessità del consumatore e alla sostenibilità personalmente li ritengo equivalenti.
In realtà ritengo che sia più importante per ognuno, per la propria salute, mangiare frutta e verdura regolarmente, il più possibile di stagione, imparare a conoscere quello che mangia e beve e a leggersi bene le etichette alimentari.
Biologico ed etichetta
All’interno della Unione Europea i prodotti biologici possono adottare il marchio a forma di foglia disegnata con le 12 stelle della bandiera europea su sfondo verde.
- I prodotti con almeno il 95% degli ingredienti biologici può adottare questa etichetta
- I prodotti con meno del 95% degli ingredienti biologici NON può utilizzare questa etichetta, però può evidenziare nella lista quali sono gli ingredienti biologici con un asterisco, riportando il peso in percentuale rispetto il totale degli ingredienti agricoli non biologici